La Taratura degli strumenti di misura
Negli ultimi anni è aumentata ( di molto ) la sensibilità delle aziende verso la qualità e con essa l'attenzione verso gli strumenti di misura utilizzati in ambito produttivo e del controllo dei processi.
Due delle domande più frequenti sono : dopo quanto tempo dalla prima certificazione devo procedere al rinnovo ? Ogni quanto tempo devo sottoporre il mio strumento a nuova taratura ?
Un ottimo articolo di affidabilita.eu ( source : http://www.affidabilita.eu/tuttomisure/articolo.aspx?idArt=1293 ) da molte risposte al riguardo.
Intervallo di taratura
L’intervallo di taratura è indice della frequenza con la quale uno strumento viene tarato.
Normalmente il costruttore raccomanda un intervallo di taratura per ogni strumento di misura. Questo periodo è spesso stabilito in 12 o 24 mesi. Tale indicazione si basa sulle medie delle derive dei vari componenti impiegati nell’apparecchio.
In fase di progetto, è molto enfatizzata la definizione di soluzioni con derive minime. Purtroppo però la deriva è un fenomeno che non si può eliminare del tutto. È questa la ragione per cui è necessaria la taratura periodica degli strumenti.
Per fare in modo che la periodicità suggerita dal costruttore lasci il posto a un ciclo di taratura definito dal sistema di qualità aziendale, è fondamentale considerare due informazioni:
1. la storia delle tarature effettuate su quel particolare strumento;
2. l’applicazione dello strumento.
Il primo punto si riferisce alla prima delle sei dimensioni di cui abbiamo parlato nel primo paragrafo: le informazioni e i dettagli contenuti nel certificato di taratura. Un approccio generalmente accettato è quello secondo il quale, se lo strumento rimane entro le specifiche per tre successive tarature, l’intervallo di taratura può essere ragionevolmente incrementato.
Allo stesso modo, se è necessario un allineamento in occasione di due consecutive tarature, è consigliabile ridurre la periodicità di verifica dello strumento.
Il secondo punto è relativo al rischio che possiamo assumere circa la possibilità che lo strumento esca dalle specifiche. In particolare, se le misure effettuate dallo strumento sono considerate “critiche” da parte dell’azienda, allora può essere prudente mantenere l’intervallo di taratura dello strumento entro un periodo limitato, così da ridurre il rischio di misure non allineate alla qualità richiesta nell’applicazione specifica.
In alternativa, l’utilizzo dello strumento può essere tale che eventuali misure errate non influiscano sulla qualità di produzione; in questo caso, l’intervallo di taratura può essere ragionevolmente esteso.
Quando entrambi i parametri vengono tenuti nella debita considerazione, possiamo assumere che la gestione degli intervalli viene effettuata nell’ottica di minimizzare il rischio di misurazioni errate, pertanto ottimizzando anche il controllo dei costi diretti e indiretti che ne derivano.
Verificare un’apparecchiatura significa toglierla dalla funzione per la quale è stato acquistata e inviarla in taratura presso un laboratorio. Ció comporta un arresto del ciclo produttivo oppure, in ambienti critici, significa fare ricorso a uno strumento sostitutivo di riserva (proprio o noleggiato) per il periodo necessario all’esecuzione della taratura.
Tutto questo presuppone, quindi, un’attività di pianificazione della taratura, del rimpiazzo o del noleggio.
Tuttavia, se il tempo stimato si allunga, i costi salgono e si rischia di perdere il controllo della situazione. È pertanto opportuno assicurarsi che i tempi del fornitore siano brevi ma anche affidabili.
Un modo per evitare inconvenienti di questo tipo e mantenere attività produttive e relativi costi sotto controllo consiste nel selezionare fornitori in grado di fornire il servizio presso la vostra sede produttiva. In tal modo, il tempo di fermo macchina si riduce a poche ore, giusto il tempo di effettuare la lavorazione, dando luogo a una notevole riduzione dei costi (di noleggio strumentazione, trasporto, ecc.), che giustifica abbondantemente un’eventuale maggiore onerosità del servizio “in loco”. Anche in questo caso, tuttavia, è necessario effettuare attente valutazioni nella scelta del fornitore, stabilendo se il livello di servizio prestato risponde alle vostre necessità di completezza e accuratezza delle prove. È purtroppo opinione abbastanza diffusa e “accettata” che il servizio prestato presso le sedi produttive preveda un’estensione ridotta delle prove e dei punti di misura. Esistono fornitori, invece, in grado di riprodurre le medesime prestazioni dei loro laboratori anche presso le sedi produttive dei clienti, con l’utilizzo di stazioni di taratura mobili e il ricorso a un’automazione delle misure molto spinta.
Due delle domande più frequenti sono : dopo quanto tempo dalla prima certificazione devo procedere al rinnovo ? Ogni quanto tempo devo sottoporre il mio strumento a nuova taratura ?
Un ottimo articolo di affidabilita.eu ( source : http://www.affidabilita.eu/tuttomisure/articolo.aspx?idArt=1293 ) da molte risposte al riguardo.
Intervallo di taratura
L’intervallo di taratura è indice della frequenza con la quale uno strumento viene tarato.
Normalmente il costruttore raccomanda un intervallo di taratura per ogni strumento di misura. Questo periodo è spesso stabilito in 12 o 24 mesi. Tale indicazione si basa sulle medie delle derive dei vari componenti impiegati nell’apparecchio.
In fase di progetto, è molto enfatizzata la definizione di soluzioni con derive minime. Purtroppo però la deriva è un fenomeno che non si può eliminare del tutto. È questa la ragione per cui è necessaria la taratura periodica degli strumenti.
Per fare in modo che la periodicità suggerita dal costruttore lasci il posto a un ciclo di taratura definito dal sistema di qualità aziendale, è fondamentale considerare due informazioni:
1. la storia delle tarature effettuate su quel particolare strumento;
2. l’applicazione dello strumento.
Il primo punto si riferisce alla prima delle sei dimensioni di cui abbiamo parlato nel primo paragrafo: le informazioni e i dettagli contenuti nel certificato di taratura. Un approccio generalmente accettato è quello secondo il quale, se lo strumento rimane entro le specifiche per tre successive tarature, l’intervallo di taratura può essere ragionevolmente incrementato.
Allo stesso modo, se è necessario un allineamento in occasione di due consecutive tarature, è consigliabile ridurre la periodicità di verifica dello strumento.
Il secondo punto è relativo al rischio che possiamo assumere circa la possibilità che lo strumento esca dalle specifiche. In particolare, se le misure effettuate dallo strumento sono considerate “critiche” da parte dell’azienda, allora può essere prudente mantenere l’intervallo di taratura dello strumento entro un periodo limitato, così da ridurre il rischio di misure non allineate alla qualità richiesta nell’applicazione specifica.
In alternativa, l’utilizzo dello strumento può essere tale che eventuali misure errate non influiscano sulla qualità di produzione; in questo caso, l’intervallo di taratura può essere ragionevolmente esteso.
Quando entrambi i parametri vengono tenuti nella debita considerazione, possiamo assumere che la gestione degli intervalli viene effettuata nell’ottica di minimizzare il rischio di misurazioni errate, pertanto ottimizzando anche il controllo dei costi diretti e indiretti che ne derivano.
taratura di una bilancia |
Verificare un’apparecchiatura significa toglierla dalla funzione per la quale è stato acquistata e inviarla in taratura presso un laboratorio. Ció comporta un arresto del ciclo produttivo oppure, in ambienti critici, significa fare ricorso a uno strumento sostitutivo di riserva (proprio o noleggiato) per il periodo necessario all’esecuzione della taratura.
Tutto questo presuppone, quindi, un’attività di pianificazione della taratura, del rimpiazzo o del noleggio.
Tuttavia, se il tempo stimato si allunga, i costi salgono e si rischia di perdere il controllo della situazione. È pertanto opportuno assicurarsi che i tempi del fornitore siano brevi ma anche affidabili.
Un modo per evitare inconvenienti di questo tipo e mantenere attività produttive e relativi costi sotto controllo consiste nel selezionare fornitori in grado di fornire il servizio presso la vostra sede produttiva. In tal modo, il tempo di fermo macchina si riduce a poche ore, giusto il tempo di effettuare la lavorazione, dando luogo a una notevole riduzione dei costi (di noleggio strumentazione, trasporto, ecc.), che giustifica abbondantemente un’eventuale maggiore onerosità del servizio “in loco”. Anche in questo caso, tuttavia, è necessario effettuare attente valutazioni nella scelta del fornitore, stabilendo se il livello di servizio prestato risponde alle vostre necessità di completezza e accuratezza delle prove. È purtroppo opinione abbastanza diffusa e “accettata” che il servizio prestato presso le sedi produttive preveda un’estensione ridotta delle prove e dei punti di misura. Esistono fornitori, invece, in grado di riprodurre le medesime prestazioni dei loro laboratori anche presso le sedi produttive dei clienti, con l’utilizzo di stazioni di taratura mobili e il ricorso a un’automazione delle misure molto spinta.